Avete mai avuto la s/fortuna di assistere ad una gara di disgrazie, o magari, di parteciparvi inconsciamente?
Questo sport, antico come lo spettegoling e lo schiamazzing, viene praticato il più delle volte, ahimè, devo ammetterlo, dalle donne, e può cominciare in qualsiasi momento della giornata, senza preavviso. Perciò gli atleti in questione devono tenersi sempre pronti per un'eventuale battaglia. I praticatori di questo sport, non sempre sono a conoscenza di questo loro potenziale, e spesso si ritrovano a gareggiare senza saperlo, e, chi lo sa, come si suol dire, spesso i principianti riescono anche a vincere. Lo sparo d’inizio gara avviene in modo completamente insospettabile. Solitamente, quando si fa una telefonata di cortesia, o quando s’incontra qualcuno per strada, ci si ritrova a rispettare dei riti, automatici ma abbastanza piacevoli, che ci liberano dalla paura del “non sapere che dire”, poiché già preconfezionati e pronti all’uso.
Qualcosa come:
-ehi, ciao, come va?
-tutto bene, tu?
-bene grazie, i bambini come stanno?
-tutto a posto, grazie a Dio
-beh, io ora vado, ho una commissione da fare, ci vediamo presto
-ciao!
Quano due atleti s’incontrano, la conversazione si trasforma:
-ehi, ciao, come va?
-eh, insomma… tu?
-eh, male, sono uscita adesso dalla farmacia, dovevo comprare le medicine a mio padre che sta male, e i bambini, come stanno?
-male, il piccolo ha la varicella, il grande un virus intestinale
-eh, so cosa vuol dire, mio figlio, quando ha avuto la varicella, si è grattato fino a farsi uscire il sangue
-il mio pure! E nel grattarsi si è pure spezzato le unghie!
-anche il mio, e poi si è grattato anche coi denti
-il mio non poteva, se li era rotti cadendo dallo scivolo in giardino
-almeno voi avete un giardino, il nostro è andato a fuoco insieme alla casa, ora viviamo in una tendopoli
-anche mio cugino viveva in una tendopoli, ma gli hanno occupato la tenda...
Inutile dire che una conversazione del genere potrebbe durare all’infinito. La gara di disgrazie è uno sport estremo, e finisce sempre con una bandiera bianca. Uno dei due termina le disgrazie e si trova costretto a compatire l’altro, oppure, per non ammettere la sconfitta, dichiara la parità.
Ma io mi chiedo... perché?
Perchè...pensa se non ci fossero questo genere di conversazioni non potremmo scrivere degli articoli così! XD
RispondiEliminaGià...dici che dovremmo ringraziarli? xD
RispondiEliminasei un genio
RispondiEliminama chi, io? :p
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